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Comportamento tossico o sono io il problema!


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Il 25/06/2024 at 11:26, bass_97 ha scritto:

Penso che sia proprio questo il punto cardine del discorso, idea vs necessità.

Quanto si è davvero consapevoli della realtà? E non parlo di adottare schemi e religioni per essere incluso nella società, parlo proprio della capacità di riuscire ad ascoltarsi.

A me la cosa che fa paura è che molte delle credenze più solide che ho distrutto per il mio benessere emotivo siano state toccate solo quando sono riuscito a trovarmi in condizione di notare "le verità che cercavo e non sapevo di volere".

È un po' come respirare, è una cosa autonoma che facciamo anche se non ci pensiamo.

Stessa cosa vale per la consapevolezza di sé o in questo caso direi la "non consapevolezza di sé", l'incapacità di rendersi conto di vivere nel dolore perfhe ci si è abituati e non ci si è mai chiesti se esista l'alternativa.

Quando hai descritto nel profondo l'esperienza di un maschio a Stefania, obbiettivamente la cosa che ho pensato è stata "Ma davvero io mi sono abituato a tutto questo al punto che non me ne rendo conto e non ne soffro? Eppure ho un vago ricordo di un tempo molto lontano in cui questa cosa mi sembra di averla avvertita..."

Non so se sia la mia croce, ma spesso mi muovo per idee o ciò che razionalmente concepisco come giusto siccome fatico a percepire le mie sensazioni. Anzi direi che riesco a fare un lavoro di percezione a posteriori, su esperienze passate, ma mi è difficile nel hic et nunc.

Perfetto, ti senti disconnesso dalle sensazioni reali e tendi a stare sul piano simbolico. 

Domanda: 

Questo ti capita con ogni sensazione, o solo con alcune come ad esempio quelle derivate della legge di differenziazione del genoma? 

Ti spiego il perché della mia domanda: 

Screenshot 2024-06-25 121800.png

Queste sono le mie necessità intrinseche secondo il modello di Reiss, disposte sulla gaussiana in relazione a tutte le altre decine di migliaia di persone nel mondo che hanno fatto gli stessi test. 

Come vedi il mio bisogno di tranquillità è ancora più basso di come sia alto il bisogno di Eros. 

Questo significa - ad esempio - che c'era una sparatoria nel 2005, un'amica è corsa a dirmi che si stavano ammazzando e che si sparavano all'ingresso, e le ho detto di non pensarci e stare dietro a me, che non me ne frega un cazzo e di pensare a ballare. 

Avrei dovuto tipo mettermi nella natura e arrampicare alberi e odorare erba bagnata dopo un temporale, per ore, per connettermi al niente che mi fregava se stavano arrivando e sparando. 

Era una sensazione lontana, appena percettibile, molto simile a quella che descrivi del mondo delle idee, qualcosa come  "sento un lontano languore di trovare scudi umani, e quello lì con la faccia da maiale l'ho già battezzato". 

Insomma, sono abbastanza attrezzato per operare nell'incertezza, nel cambiamento, perché non cerco visceralmente certezze e tranquillità per operare. Altre persone sì, ed è ok. 

Però stiamo avendo più o meno paura che ci sparino, non è che loro hanno paura che gli sparino e io di altro. 

Il risparmio è un'idea per me, che riconosco avere senso entro certi limiti, ma è completamente razionale, per me è normalissimo avere 250 euro per tirare avanti un mese e fare un regalo a qualcuno, rimanendo senza. Non sento una sensazione di sacrificio a riguardo e non sento la sensazione di perdita, che avrei dovuto risparmiare, ecc. 

La capisco, posso sentire la sensazione che avevo 500 euro nel portafogli e mi hanno ripulito e capire razionalmente che non è vantaggioso, ma non sento la stretta allo stomaco e sto già pensando a quello che è rilevante. 

Però stiamo sentendo più o meno necessità di risparmiare risorse/valore, non è che chi sente bisogno di accumulare lo senta per i soldi e io per le conchiglie. 

Il cibo. Anni fa avevo un'assistente che ogni terzo giorno mi mandava un WA per sapere se mi fossi ricordato di mangiare gli ultimi tre giorni, perché in effetti me lo dimentico, mi devo fare i post it. Il fatto che si debba mangiare è un'idea razionale per me. Un costrutto. 

Certo che a volte dopo una notte al freddo ghiacciato ho avuto fame, o anche sento fame se i giorni precedenti ho mangiato pasta, pane o pizza, creandomi dei picchi glicemici. 

Ma normalmente sono in una situazione strana per cui se ho un'ospite mi cerco di ricordare che deve mangiare, che magari ha fame, e mi devo mettere degli allarmi apposta perché se no ci penso il giorno dopo se va bene. 

Non dirò mai che la fame sia un'idea, che non sia una necessità umana, ma riconosco che nel mio caso specifico la sento meno della maggior parte degli altri. 

E tuttavia la sento poco, ma di cibo, non di sassi. 

Nel sistema di Reiss quando si parla di Ordine si intende pianificazione. So che a volte un piano non è solo una lista di cose che tanto andranno diversamente, so che Improvise Adapt Overcome va bene ma servirebbe anche pianificare, ma lo so razionalmente, non lo sento. Non mi sento a disagio se prendo e vado senza alcuna pianificazione. Riconosco che in alcuni frangenti e in alcune occasioni specifiche mi avrebbe giovato, ma questo per me è più un richiamo a fare team con una dedicata pianificatrice, che uno sprone a sentire bisogno di organizzare tutto. Non lo sento. Quello che sento è che qualunque cosa arrivi ci farò qualcosa. 

Come puoi immaginare dall'immagine, non ho bisogno di "entrare in contatto con le mie sensazioni sottili" per sentire la curiosità e la sete di esplorare e conoscere che mi mordono e mi tirano la pelle della faccia. 

E se sai che la curiosità e la voglia di esplorare e fare esperienza delle cose non mi lasciano dormire e mi agiscono con forza maggiore della mia di autoregolarmi, allora noti che come curiosità non sono così tanto plus variante rispetto alla media, e potrebbe farti venire un brivido lungo la schiena immaginare quanto senta il bisogno di autonomia e indipendenza, o l'Eros. 

In questo senso, è possibile supporre che tu senta i morsi dell'Eros quanto io sento quelli della fame di cibaglie? 

Perché ovviamente la mia fame è poca, ma non è che si trasformi in fame di sassi, ho fame di macronutrienti come gli altri, ma poche volte e con poca intensità. 

E' possibile che tu non sia sconnesso da quello che senti, ma semplicemente alcune necessità tipiche di tutti gli umani siano poco forti in te, mentre altre le senti e anche "troppo"? 

E' un'ipotesi, non un suggerimento.

Va bene anche come risposta "ho avuto un trauma devastante e mi vivo in terza persona dissociato e posso essere operato senza anestesia perché assisto da fuori alla scena e a quello che sento".

Ho conosciuto un ragazzo - cliente - che (non) sentiva in questo modo e in effetti era iniziata con un trauma da bambino di una severità da zona di guerra. 

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10 ore fa, ^'V'^ ha scritto:

Ma credo che per le donne sia così normale, che a loro possano cambiare le sensazioni in base a idee che hanno messo loro in testa, da attribuire questo anche a noi. Ci sta, questo non mi spaventa, è miopia di genere e ce l'abbiamo anche noi. 

E' la scimmia che vuole tirare fuori il pesce dall'acqua per paura che affoghi. 

https://www.psychologytoday.com/us/blog/sax-on-sex/202405/ai-finds-astonishing-malefemale-differences-in-human-brain

"Our results provide the most compelling and generalizable evidence to date, refuting this continuum hypothesis and firmly demonstrating sex differences in the functional organization of the human brain."

"There has been very little coverage of this report in the mainstream media. You will find no mention of this study in The New York Times, the Wall Street Journal, or National Public Radio. I suspect that’s because most mainstream media are cautious of anything having to do with brain-based differences between women and men."

Questa immagine basta, è sufficiente, per finirla con "idee" di  continuum e zona di overlap tra funzionamento del cervello M ed F?

Screenshot 2024-06-25 135140.png

 

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satapsy
2 ore fa, ^'V'^ ha scritto:

https://www.psychologytoday.com/us/blog/sax-on-sex/202405/ai-finds-astonishing-malefemale-differences-in-human-brain

"Our results provide the most compelling and generalizable evidence to date, refuting this continuum hypothesis and firmly demonstrating sex differences in the functional organization of the human brain."

"There has been very little coverage of this report in the mainstream media. You will find no mention of this study in The New York Times, the Wall Street Journal, or National Public Radio. I suspect that’s because most mainstream media are cautious of anything having to do with brain-based differences between women and men."

Questa immagine basta, è sufficiente, per finirla con "idee" di  continuum e zona di overlap tra funzionamento del cervello M ed F?

Screenshot 2024-06-25 135140.png

 

Come sempre i tuoi post denotano un pensiero sì elaborato ma sviscerato nella sua semplicità, frutto di cultura, ricerca ed informazioni che solo menti particolarmente intelligenti riescono a proporre e spiegare in tal modo agli altri.

Chiunque di noi fa le battutine con amici sulle giovani studentesse avvenenti, che sia 30enne - 70enne. 

Chiunque di noi anche il LTR con Megan Fox dopo pochi mesi (ed esagero con mesi) vorrebbe diversificare.

Il condizionamento sociale c'è, ed è una gabbia invisibile.

Qualcosa sta però cambiando.....molte più donne non si fanno problemi a spassarsela con i toyboy mentre sempre più uomini (soprattutto cantanti, vip e gente dello spettacolo) non si fanno problemi a instaurare relazioni con ragazzine appena maggiorenni.

Entrambe i casi vengono sviliti e passati alla gogna come atteggiamenti deprimevoli, in parte giustificati in quanto persone che vivono "sopra le righe"....quando in realtà è semplicemente un seguire l'istinto, quello più basso quello che tutti vorrebbero dichiarare.

Volevo porti una domanda....ritieni che il genere femminile sia più soggetto, storicamente, culturalmente o  fisiologicamente ai condizionamenti sociali?

Ritieni che questi siano radicati a tal punto da fare perdere ad una donna media le sue reali pulsioni, quasi quanto una castrazione chimica?

 

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1 ora fa, satapsy ha scritto:

Ritieni che questi siano radicati a tal punto da fare perdere ad una donna media le sue reali pulsioni, quasi quanto una castrazione chimica

La risposta la vedi quasi ogni giorno nella realtà, è affermativa

Riconosci questo genere di donne perché sono consumate giorno dopo giorno da un incubo a cui non vogliono dare né forma né nome, che combattono a suon di lorazepam e sertralina

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11 ore fa, satapsy ha scritto:

Ritieni che questi siano radicati a tal punto da fare perdere ad una donna media le sue reali pulsioni, quasi quanto una castrazione chimica?

Credo sia una domanda che rischia di avvilupparsi sulle sue premesse perché la Biological Fitness femminile (avere chance di avere figli che abbiano chance di riprodursi) è una dipendente dalla sua armonizzazione sociale, supporto sociale, validazione, inclusione, protezione. 

Se escludi un soffio di anni in cui hanno inventato l'impostura della patrilinearitá che è una stortura culturale, siamo matrilineari e i figli sono della madre e della tribù. 

Dire di sapere chi sia il padre è materia per stregoni ciarlatani.

La stessa attrazione che tu provi per il rapporto vita fianchi 0,7, per la giovinezza, per la bellezza...

Loro la sentono per ciò che è popolare, socialmente approvato e che darebbe loro attenzioni. 

Perché i bei culi sono quello che assicura a te figli sani mentre attenzioni sociali, inclusione e supporto quello che assicura a lei di sopravvivere alla gravidanza e far sopravvivere il bambino, insieme ad una buona genetica del padre.

Sì, "le donne" tendono ad essere gossip, contesto e pressione sociale dipendenti. In misure che sfuggono alla comprensione maschile e ci spesso fanno schifo almeno quanto loro sfugge cosa proviamo per le tipe che passano e spesso fa loro schifo saperlo. 

Quello che diventa un problema in tal senso è che in una tribù i maschi più popolari [ossia che ricevono più del 36% degli sguardi spontanei dagli altri] sono popolari per ragioni reali, evidence based e vantaggiose per gli altri del gruppo. 

Sono meglio adattati all'ambiente. 

Oggi puoi prendere qualsiasi tipo di maschio e spammarlo sui media per motivi commerciali di qualche tipo, e questo fulmina la reattività naturale delle antenne femminili per social proof e preselection, facendole sembrare conflittuali tra viscere e cultura. 

Ma non è un conflitto, è proprio che i loro sentimenti e sensazioni sono trend-pop dipendenti ed hanno un forte legame, viscerale, non culturale, con popolarità e trend. 

Tanto per farti un esempio, le foto delle donne iraniane anni '70 mostrano donne in miniskirt.

Poi le donne sono impazzite e fatto casini per dire che le donne devono stare imbacuccate e non mostrarsi perché sarebbe maschilismo. E hanno combattuto, per potersi vestire da befane religiose.

E le donne picchiavano per strada le donne belle e scoperte per difendere il loro diritto a imbacuccarsi.

Poi sono arrivate le donne a dire che le iraniane sono imbacuccate perché il patriarcato e che devono potersi mettere la gonnellina. 

E le iraniane a morire in piazza per protestare contro il velo. 

Se guardi da troppo vicino puoi arrivare quando hanno il lenzuolo sul capo e pensare siano in conflitto viscerale con la cultura, puoi arrivare quando hanno la miniskirt e pensare siano più o meno in conflitto interiore. 

Ma se guardi la linea temporale da più lontano, stanno visceralmente e innatamente aderendo alla norma che serve seguire per non essere escluse, aggredite e sparlate dalle altre, ostracizzate o considerate strambe dalle altre donne. 

Le sue pulsioni naturali sono verso l'inclusione, le attenzioni, la validazione di gruppo e il rifuggire con ogni mezzo il biasimo.

Per cui la domanda si avviluppa su se stessa.

Spoiler

La domanda si può spostare: 

Chi è il capo tribù forte e giusto che ha detto alle donne iraniane in minigonna di coprirsi come befane? 

"I gruppi di donne meno attraenti gridando come pazze e alzando le mani sulle più carine e istruite".

Ok, abbiamo un problema serio. 

 

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17 ore fa, ^'V'^ ha scritto:

Chi è il capo tribù forte e giusto che ha detto alle donne iraniane in minigonna di coprirsi come befane medioevali? 

ll Giusto Scià di Persia Sua Maestà Imperiale Mohammad Reza Pahlavi: 

image.jpegDi Ghazarians - http://www.pahlavi.org/, Pubblico dominio

Gran Maestro e Cavaliere di Grande Stella dell'Ordine del Leone e del Sole, fatato dalle sue tre mogli splendenti, intelligentissime e piene di grazia: 

image.jpeg

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Con lui il suo stimatissimo figlio adornato di stelle sue radiose sorelle, avevano cominciato dagli anni ’30 una politica progressista nei confronti della donna, ad esempio con l’abolizione del velo e l’apertura all’istruzione Universitaria.

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Il loro bellessere, stile di vita e libertà furono strenuamente difesi dalla SAVAK, Organizzazione Nazionale per la Sicurezza e l'Informazione: i servizi segreti imperiali iraniani fino al '79 e secondo alcuni l'organizzazione più brutale del Medio Oriente. 

Ma una simile strutturata e competente organizzazione, se poteva tenere alla sedia e frusta il sedizioso aggressore comunista, irragionevole traditore delle donne e noto divoratore dei loro bambini, poco poteva contro le sacche di regresso che sarebbero sfociate nella rivoluzione iraniana.

Queste sacche di regresso erano tante donne che preferivano restare a ordire trame minacciose chiuse in casa in agguato, piuttosto che togliersi il velo.

Così, tutto cambiò con la rivoluzione Iraniana, di ispirazione religiosa e marxista, che vide orde di donne col pugno chiuso alzato invocare strillando il velo contro il quale le loro nipoti oggi muoiono in piazza.

C'è, in occidente, chi lo chiama "paradosso", e questo, per chi scrive, è paradossale. 

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11 hours ago, ^'V'^ said:

Poi le donne sono impazzite e fatto casini per dire che le donne devono stare imbacuccate e non mostrarsi perché sarebbe maschilismo. E hanno combattuto, per potersi vestire da befane religiose.

Pure in uno statarello occidentale negli anni 80 le donne votarono contro le donne.

https://www.sanmarinortv.sm/news/cultura-c6/25-luglio-1982-vincono-no-primo-referendum-cittadinanza-alle-donne-a100261

 

 

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6 ore fa, Mkoll ha scritto:

Pure in uno statarello occidentale negli anni 80 le donne votarono contro le donne.

https://www.sanmarinortv.sm/news/cultura-c6/25-luglio-1982-vincono-no-primo-referendum-cittadinanza-alle-donne-a100261

 

Beh, lì è più che comprensibile, ed anzi ammirevole che le donne di San Marino lo abbiano capito.

Trattandosi di togliere i molti e noti benefici fiscali di castello in caso di esogamia femminile, che se ci pensi è del tradimento la qualità più ostile. 

Ti rendi conto creare e mantenere un'isola felice dove le donne possono prosperare, così da attrarne di esterne e tenere gli uomini via e fuori, solo per vedere donne andarsi a cercare italiani fuori, con tutto lo scuorno economico, sessuale e di status che questo comporta per ogni Sammarinese maschio ma anche femmina...

E rendersi conto che queste donne vorrebbero mantenere (maltogliere?) i benefici di castello nell'esportare se stesse all'ostile? 

Giusto che le lascino libere di farlo e che non sia vietato uscire dalle mura, però dai. Darsi allo straniero e mantenere i vantaggi guadagnati dai locali per offrirli alle donne che entrano e che restano è una pretesa oggettivamente fuori luogo e offensiva anche se la pensi come quartiere, figurati come castello riconosciuto stato sovrano. 

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1 hour ago, ^'V'^ said:

Beh, lì è più che comprensibile, ed anzi ammirevole che le donne di San Marino lo abbiano capito.

Trattandosi di togliere i molti e noti benefici fiscali di castello in caso di esogamia femminile, che se ci pensi è del tradimento la qualità più ostile. 

Ti rendi conto creare e mantenere un'isola felice dove le donne possono prosperare, così da attrarne di esterne e tenere gli uomini via e fuori, solo per vedere donne andarsi a cercare italiani fuori, con tutto lo scuorno economico, sessuale e di status che questo comporta per ogni Sammarinese maschio ma anche femmina...

E rendersi conto che queste donne vorrebbero mantenere (maltogliere?) i benefici di castello nell'esportare se stesse all'ostile? 

Giusto che le lascino libere di farlo e che non sia vietato uscire dalle mura, però dai. Darsi allo straniero e mantenere i vantaggi guadagnati dai locali per offrirli alle donne che entrano e che restano è una pretesa oggettivamente fuori luogo e offensiva anche se la pensi come quartiere, figurati come castello riconosciuto stato sovrano. 

 L'esogenia maschile sarebbe meglio tollerata dalle donne locali??

Se non ricordo male le belle e giovani indigene ottenevano subito la cittadinanza sposando un locale.

Modificato da Mkoll
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Il 25/06/2024 at 13:46, ^'V'^ ha scritto:

 

Screenshot 2024-06-25 121800.png

 


All'interno del sistema delle necessità formalizzato da Reiss, lo spiegare le cose agli altri, il divulgare le conoscenze ed insegnarle (inteso non solo come conoscenze top down, ma anche bottom up), rientra in Potere?

Mi chiedevo anche in merito all'essere di ispirazione altrui per le proprie gesta, rientra in Riconoscimento?

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