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È davvero possibile conquistare una donna???


Jumbodrillo92

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20 minuti fa, unadonna ha scritto:

ho fatto qualche test sul campo

= Porre domande a cui inevitabilmente la controparte avrebbe mentito, o affermazioni che inevitabilmente scatenano una certa reazione, osservando le espressioni.

Modificato da unadonna
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2 minuti fa, unadonna ha scritto:

Tutto vero e giusto, ma leggendo ho pensato a queste tre cose.


1) la gente in alcuni contesti è tendenzialmente molto bugiarda quindi a livello statistico sparando a caso il piu delle volte ci si prende. 


2)  mentire, fingere bene non è affatto facile e le incongruenze si notano. Tutti mentono ma non tutti mentono bene.
Intendo sia a livello di evidenze fattuali: mi viene in mente una bugia buffissima di un mio ex 10 anni fa' che tornando a casa la sera evidentemente abbronzato, mi assicuró di essere stato in ufficio tutto il giorno, che a livello di sensazioni: se mi dici una roba e (non vedo al livello di BL ma) sento che sei teso come una corda di violino due domande in piu TE le faccio.
E tu dirai che la tensione può derivare da mille altre cose, ed è vero, non saprei come controbattere, in base alla mia esperienza sono sensazioni (vibes?) chiare, cristalline, inequivocabili, vere.


3) le espressioni microfacciali, che sto "studiando" proprio in questi giorni con grande piacere. 
Dicono che il nostro subconscio sia capacissimo di identificarle e leggerle in modo corretto da sempre, da praticamente appena nati. Sono universali e legano tutti gli esseri umani di tutte le culture e provenienze. Trovo sia una cosa molto affascinante. Giusto ieri sera ho fatto qualche test sul campo e ho capito che sotto stress non riesco ancora affatto a leggerle in modo conscio (troppe distrazioni, interne ed esterne) ma voglio arrivarci.

 

Ignora pure la 1 e la 2 è solo la mia opinione condizionata da cose che ho vissuto, ma mi interessa parecchio cosa pensi riguardo alla 3. 

1 - E quei contesti in cui la % di cazzate é statisticamente rilevante di solito prevedono l'essere 101 [ossia, se sei uno che non ha tempo per i giochetti, invece di arrabbiarti perché ti danno del cazzaro a caso, capisci che se può vedere come le altre persone reagiscono a te, si rasserena]

2 - Quella di confondere la tensione per menzogna è una trappola tipica per le donne, ma di solito non la calibrano per tutta la vita perché tanto è lui che va in bianco e lei va in giro a testa alta pensando "a me non la si fa".

Soprattutto al telefono, perché un uomo non milionario e che non ha tre tipe per casa, normalmente se lo chiami è teso e nervoso. Magari anche scocciato perché interrotto mentre focalizzato.

Se sta lavorando è tipico sia teso rispetto a quando si incontra dal vivo con una e si rilassa perché ha già associato lei diverse volte al ristoro sessuale. 

Diverso se non lo hanno mai fatto e dal vivo è nervosissimo perché deve fare sesso e sa che ogni cosa dice è un campo minato, vera o falsa che sia. 

Cose come il tuo segno zodiacale che la manda in paranoia e si va in bianco perché è lo stesso segno zodiacale dell'ex.

In entrambi questi casi (telefono o incontro tra due che non è certo si faccia sesso) un errore tipico è quello di non stabilire una baseline. 

Se sto passando un periodo tesissimo, sono frustrato di mio e ho appena preso il quarto caffè ️ perché ho appena fatto la quarta visita a un cliente e di rito prendiamo un caffè, se mi telefoni ogni cosa dica ti sembra una cavolata perché ho una baseline di nervosismo.

In questo senso serve un po' di tempo per registrare come baseline il livello di nervosismo dell'interlocutore e poi da lì vedere se ci sono picchi improvvisi.

Però i picchi non significano menzogna. Significano tensione.

Esempio. Sono a parlare con uno al telefono, sta parlando di varie cose e salta fuori la parola "chitarra", un secondo dopo la sua voce cambia frequenza in modo appena percettibile. 

Penso a cosa abbia detto un secondo prima del cambio, lo lascio finire di parlare e gli chiedo a carte scoperte (è una storia vera) se ci sia un motivo per cui quando ha parlato della sua chitarra ho notato (io che sono abituato a lavorare in discoteca, figurati uno con l'orecchio musicale e non sordo) un aumento di tensione alle corde vocali. Lui subito rovescia che ha avuto un diverbio col suo maestro di chitarra e gli dispiace un sacco perché è stato un malinteso ma si è rovinato il rapporto che avevano.

Altro tipico esempio è la parola mamma o qualsiasi frase contenente mamma. 

Moltissimi maschi adulti delle nostre generazioni hanno e hanno avuto madri che definire problematiche è un eufemismo. 

Normalmente se racconti ad una tipa che eri con tua madre poco fa, o cose simili, lei se si fissa che tensione = bugie, pensa non sia vero. Ma mamma non è un concetto emotivamente neutro, per molti. Ecc

Sentire la tensione (non quella baseline ma quella che si allontana improvvisamente dalla baseline per un guizzo) è un ottimo modo per approfondire la conversazione, se è il caso, su ciò che sembra essere un problema nella vita dell'interlocutore, se il tipo di relazione permette di entrare un po' nei fatti privati senza essere invadenti. Ma quando viene usata come lie detector genera più malintesi che insights.

3 - Ci faccio un altro post.

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32 minuti fa, ^'V'^ ha scritto:

serve un po' di tempo per registrare come baseline il livello di nervosismo dell'interlocutore e poi da lì vedere se ci sono picchi improvvisi.

Però i picchi non significano menzogna. Significano tensione

Intendevo esattamente questo. Infatti dicevo: "qualche domanda in più te la faccio", anche diretta, per capire meglio. Non sentenzio a caso.

53 minuti fa, ^'V'^ ha scritto:

3 - Ci faccio un altro post.

Grazie!

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Disgusto, disprezzo, paura, sorpresa ecc quelle microespressioni che durano un guizzo e cui Ekmann ha dedicato decenni di studi.

Tornare allenati a notarle è importante in molti campi.

Capire che una persona sta avendo paura, che ha provato piacere nell'apprendere del fallimento all'esame del suo conoscente, che una cosa l'ha rattristata, può essere importante.

Diventa un po' un problema quando ci si mette ad usarle come lie detector.

Sia per la fondamentale necessità del contesto, nel capirle, sia per il problema per cui anche avendo contesto le persone ci proiettano se stesse. 

Esempi pratici di contesto:

Una ragazza mi chiede di dire una cosa a uno con cui non parla da mesi, e non vorrebbe disturbarlo perché si sono accordati sul no contact in modo da rifarsi una vita.

Voglio mandare un messaggio su telegram ma noto che non ha piu letto i miei messaggi da un mese, hanno un flag solo, non li ha proprio ricevuti.

Passo a WA e di nuovo vedo che il messaggio ha un solo flag, non lo riceve.

Eppure non mi ha bloccato perché vedo l'immagine profilo. 

Ora, se dico a questa ragazza che non so perché ma non riceve i miei messaggi, lei potrebbe pensare che non sia vero perché sono teso (molte in quei casi saltano subito su con frasi tipo "va beh se non ti andava mi dicevi di no e amici come prima").

Contesto reale:

Se le manca il contesto per cui le ultime due volte che ho visto un solo flag ad una persona, che rimaneva un solo flag dopo vario tempo, uno era mio fratello sbattuto in gabbia e una Katana finita in mare e io indagato dentro e fuori per omicidio... ecco, potrebbe notare che ho appena saltato un battito del cuore o notare una microespressione di paura e saltare alle sue conclusioni. 

-----

Durante una conversazione in una festa, una donna chiede a un uomo se ha sentito dei pettegolezzi su una tipa. L'uomo risponde di no, ma nel farlo mostra una microespressione di disgusto.

La donna potrebbe pensare che l'uomo stia mentendo e abbia effettivamente sentito pettegolezzi negativi su questa tipa, disgustosi addirittura. 

Contesto reale:

L'uomo potrebbe essere disgustato non perché stia mentendo, ma perché gli viene da vomitare che una figa gli chieda di pettegolezzi in generale ed è infastidito dalla conversazione stessa.

Lei insiste perché ha visto la micro espressione e crede lui sappia più di quel che vuol dire.

L'uomo conferma di non essersi informato sui gossip e lascia vedere una micro espressione di disprezzo (contempt).  Di nuovo, lei ci vede la prova che lui stia nascondendo qualcosa, probabilmente qualcosa da scoop, dato che "sta provando disgusto e disprezzo per la tipa oggetto di gossip, chissà cosa gli hanno riferito, devono essere gossip davvero offensivi, denigratori e ghiotti..."

----- 

Una donna chiede al suo collega se abbia completato un rapporto importante. L'uomo conferma di averlo fatto, ma mostra una micro espressione di paura. 

La donna potrebbe pensare che l'uomo stia mentendo riguardo al completamento del rapporto, interpretando la paura come un segnale di menzogna o finzione, come la paura che lei scopra che se lo era dimenticato. 

Contesto reale:

L'uomo é un maschio, a sentir dire completamento del rapporto ha pensato allo shot in un rapporto sessuale e potrebbe essere preoccupato perché ha appena realizzato di aver lasciato la fede nuziale sul comodino [dentro il culo] di una signorina [di un signore con la parrucca].

----- 

Riguardo al calibrare sulla baseline, al vedere come è quando dice una cosa non vera...

Sono tutte cose interessanti ma quando in passato studiavo e praticavo queste cose, ho fatto l'errore di crederci. 

Di credere che a me non la si fa.

Il problema è che il bugiardo patologico non dice delle cose vere nemmeno sulle sciocchezze, e crede davvero alle cose che dice, mentre le dice.

Quando dopo due mesi hai finalmente il brivido perché sta raccontando (in modo assolutamente congruente) a qualcuno una storia che ha raccontato anche a te, ma l'attrice bellissima che avrebbe visto nuda in una sauna dove si stava nudi, è un'altra attrice...

In quei casi la presunzione di capire le persone mi è costata una volta sugli 80k (il mio ex socio) e una volta sui 30k.

Ad altre persone può essere costata una gravidanza, ecc.

E sì, ero bravo a mettere inutilmente in imbarazzo una persona normale che magari poraccio o poraccia mi avevano dato una risposta stile "ero in ufficio oggi" perché si vergognavano di qualcosa.

-----

Conclusions

- Le persone normali dicono cose perché magari si vergognano e va bene lasciarle in pace o non fare domande di cui non vogliamo sentire una delle possibili risposte. Hanno tutti il diritto di essere felici di nascosto che uno stronzo sia morto, anche se al funerale sono educate, fanno la faccia seria e dicono condoglianze ai familiari, per intenderci.

- Le persone con cui si vogliono generare collaborazioni di qualche tipo incluse relazioni, hanno bisogno di 90 giorni di Assessment continuo e di Background Check capillare nei limiti etici e legali.

Non lo dico per fare il politically correct in pubblica, ma perché se è una persona con cui mi interessa collaborare davvero, l'ultima cosa che voglio è iniziare il nostro rapporto mancandole di rispetto di nascosto e violando il suo diritto ad avere cose che sono private o di cui si vergogna, che non si toccano. 

- Se ho notato che delle cose che ha detto una persona mi hanno fatto saltare un allarme per incongruenza BL o altro, invece di metterle pressione psicologica addosso essendo allo scuro del contesto, se sono cose importanti per me (ci guadagno o ci perdo un euro, ci guadagno o ci perdo una tipa ecc) allora me le segno e verifico l'informazione da tre fonti distinte. Se non sono cose importanti per me torno a pensare a quello che lo è.

- Se una donna sta muovendo le labbra mentre parla, sta mentendo. Quello che mi interessa sapere è se sono menzogne di miele 🍯 che ho voglia di sentire ancora o se sono offensive e stupide. [Ho conosciuto donne che non mentono tutto il tempo e sapere che esistono è una cosa che mi ha sorpreso molto e dato tanto].

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Resilienza....
4 ore fa, ^'V'^ ha scritto:

Disgusto, disprezzo, paura, sorpresa ecc quelle microespressioni che durano un guizzo e cui Ekmann ha dedicato decenni di studi.

Tornare allenati a notarle è importante in molti campi.

Capire che una persona sta avendo paura, che ha provato piacere nell'apprendere del fallimento all'esame del suo conoscente, che una cosa l'ha rattristata, può essere importante.

Diventa un po' un problema quando ci si mette ad usarle come lie detector.

Sia per la fondamentale necessità del contesto, nel capirle, sia per il problema per cui anche avendo contesto le persone ci proiettano se stesse. 

Esempi pratici di contesto:

Una ragazza mi chiede di dire una cosa a uno con cui non parla da mesi, e non vorrebbe disturbarlo perché si sono accordati sul no contact in modo da rifarsi una vita.

Voglio mandare un messaggio su telegram ma noto che non ha piu letto i miei messaggi da un mese, hanno un flag solo, non li ha proprio ricevuti.

Passo a WA e di nuovo vedo che il messaggio ha un solo flag, non lo riceve.

Eppure non mi ha bloccato perché vedo l'immagine profilo. 

Ora, se dico a questa ragazza che non so perché ma non riceve i miei messaggi, lei potrebbe pensare che non sia vero perché sono teso (molte in quei casi saltano subito su con frasi tipo "va beh se non ti andava mi dicevi di no e amici come prima").

Contesto reale:

Se le manca il contesto per cui le ultime due volte che ho visto un solo flag ad una persona, che rimaneva un solo flag dopo vario tempo, uno era mio fratello sbattuto in gabbia e una Katana finita in mare e io indagato dentro e fuori per omicidio... ecco, potrebbe notare che ho appena saltato un battito del cuore o notare una microespressione di paura e saltare alle sue conclusioni. 

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Durante una conversazione in una festa, una donna chiede a un uomo se ha sentito dei pettegolezzi su una tipa. L'uomo risponde di no, ma nel farlo mostra una microespressione di disgusto.

La donna potrebbe pensare che l'uomo stia mentendo e abbia effettivamente sentito pettegolezzi negativi su questa tipa, disgustosi addirittura. 

Contesto reale:

L'uomo potrebbe essere disgustato non perché stia mentendo, ma perché gli viene da vomitare che una figa gli chieda di pettegolezzi in generale ed è infastidito dalla conversazione stessa.

Lei insiste perché ha visto la micro espressione e crede lui sappia più di quel che vuol dire.

L'uomo conferma di non essersi informato sui gossip e lascia vedere una micro espressione di disprezzo (contempt).  Di nuovo, lei ci vede la prova che lui stia nascondendo qualcosa, probabilmente qualcosa da scoop, dato che "sta provando disgusto e disprezzo per la tipa oggetto di gossip, chissà cosa gli hanno riferito, devono essere gossip davvero offensivi, denigratori e ghiotti..."

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Una donna chiede al suo collega se abbia completato un rapporto importante. L'uomo conferma di averlo fatto, ma mostra una micro espressione di paura. 

La donna potrebbe pensare che l'uomo stia mentendo riguardo al completamento del rapporto, interpretando la paura come un segnale di menzogna o finzione, come la paura che lei scopra che se lo era dimenticato. 

Contesto reale:

L'uomo é un maschio, a sentir dire completamento del rapporto ha pensato allo shot in un rapporto sessuale e potrebbe essere preoccupato perché ha appena realizzato di aver lasciato la fede nuziale sul comodino [dentro il culo] di una signorina [di un signore con la parrucca].

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Riguardo al calibrare sulla baseline, al vedere come è quando dice una cosa non vera...

Sono tutte cose interessanti ma quando in passato studiavo e praticavo queste cose, ho fatto l'errore di crederci. 

Di credere che a me non la si fa.

Il problema è che il bugiardo patologico non dice delle cose vere nemmeno sulle sciocchezze, e crede davvero alle cose che dice, mentre le dice.

Quando dopo due mesi hai finalmente il brivido perché sta raccontando (in modo assolutamente congruente) a qualcuno una storia che ha raccontato anche a te, ma l'attrice bellissima che avrebbe visto nuda in una sauna dove si stava nudi, è un'altra attrice...

In quei casi la presunzione di capire le persone mi è costata una volta sugli 80k (il mio ex socio) e una volta sui 30k.

Ad altre persone può essere costata una gravidanza, ecc.

E sì, ero bravo a mettere inutilmente in imbarazzo una persona normale che magari poraccio o poraccia mi avevano dato una risposta stile "ero in ufficio oggi" perché si vergognavano di qualcosa.

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Conclusions

- Le persone normali dicono cose perché magari si vergognano e va bene lasciarle in pace o non fare domande di cui non vogliamo sentire una delle possibili risposte. Hanno tutti il diritto di essere felici di nascosto che uno stronzo sia morto, anche se al funerale sono educate, fanno la faccia seria e dicono condoglianze ai familiari, per intenderci.

- Le persone con cui si vogliono generare collaborazioni di qualche tipo incluse relazioni, hanno bisogno di 90 giorni di Assessment continuo e di Background Check capillare nei limiti etici e legali.

Non lo dico per fare il politically correct in pubblica, ma perché se è una persona con cui mi interessa collaborare davvero, l'ultima cosa che voglio è iniziare il nostro rapporto mancandole di rispetto di nascosto e violando il suo diritto ad avere cose che sono private o di cui si vergogna, che non si toccano. 

- Se ho notato che delle cose che ha detto una persona mi hanno fatto saltare un allarme per incongruenza BL o altro, invece di metterle pressione psicologica addosso essendo allo scuro del contesto, se sono cose importanti per me (ci guadagno o ci perdo un euro, ci guadagno o ci perdo una tipa ecc) allora me le segno e verifico l'informazione da tre fonti distinte. Se non sono cose importanti per me torno a pensare a quello che lo è.

- Se una donna sta muovendo le labbra mentre parla, sta mentendo. Quello che mi interessa sapere è se sono menzogne di miele 🍯 che ho voglia di sentire ancora o se sono offensive e stupide. [Ho conosciuto donne che non mentono tutto il tempo e sapere che esistono è una cosa che mi ha sorpreso molto e dato tanto].

se la gente vuole mentirti è molto probabile che ci riesca.

quindi concordo con te sul fatto di non credere di essere dei tipi al quale non la si fa.

4 anni fa ero di quella branca ed un mio amato fratello mi mentii quel giorno e pochi minuti dopo si lanciò di sotto.

le persone possono fartela in vari modi ed io da quel giorno ho smesso di credere di essere più furbo degl altri.

  • Cuore Nero 1
  • Abbraccio 1
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